

Ci siamo si riparte il caldo é ancora un miraggio ma il
6 febbraio 2011 ben dodici dei nostri piloti partiranno per Valencia per una tre giorni di test con
ROSSOCORSA che si concluderanno con la gara categoria Open e le due gare per la 600 e 1000.
I partecipanti alla categoria open sono:
Gonnella Richard, Tassoni Alessandro, Fornari Stefano, Tagliasacchi Andrea, Bilia Massimiliano, Pieroni Pierluigi.
Nella classe fino a 600 abbiamo: Micchi Riccardo, Del Bianco Emanuele, Del Bianco Raffaello, Picchi Paolo, Farinelli Luca, Cristofani Alessandro.
Per questa uscita saremo supportati anche dal nostro meccanico di fiducia Billi Corrado che speriamo di far lavorare il meno possibile per riparare danni.
Inutile dire che e' gia partita " la campagna bistecca sicura " e tutti chi piu' chi meno avranno il suo bel da fare per cercare di mangiare gratis.
Purtroppo anche stavolta dobbiamo registrare delle assenze importanti come Tiziano Pieretti, Omarini Manolo, Peretti Daniele , Citti Diego ecc.
Speriamo nella prossima .....Un ringraziamento a tutti i nostri sostenitori e sponsor.
Gasss in fondo..... Ciao da PIELLEPI
Ed ora alcune note sulla splendida pista Spagnola:
IL CIRCUITO - Ideale per 125 e Moto 2, ma lento per la MotoGP, dove i sorpassi sono difficili. 4.005 metri di lunghezza, con 9 curve a sinistra e 5 a destra. Sono principalmente da prima e seconda marcia, da affrontare fra gli 80 e i 100 km/h. Solo 3 delle 14 curve complessive si affrontano tra i 130 e i 200 all’ora. La più impegnativa per moto e pilota è la numero 13, la penultima, curvone a sinistra molto lungo, da quasi 200 all’ora, con leggero scollino nella prima fase e l’alleggerimento della moto. Nella parte finale bisogna puntare un riferimento per frenare a moto piegata e impostare l’ultima curva da 90 all’ora. Il record di velocità appartiene ancora a Troy Bayliss, anno 2004, dove con la Ducati 1000 realizzò i 321,141 km/h.
I SETTORI DELLA PISTA – T1: comprende due terzi del rettilineo dei box e 2 curve a sinistra, entrambe favorevoli al sorpasso; la prima è scorrevole, da terza, a circa 140 orari, la seconda è un rampino da 90 all’ora da prima marcia. T2: la prima frenata per la curva a destra, da seconda marcia, chiede attenzione nella traiettoria, l’asfalto è in leggera pendenza ed è rovinato sulla linea interna, quindi è più facile cadere. La seconda curva a destra si affronta sullo slancio della prima, con un’unica percorrenza. Breve accelerazione, curva a sinistra da seconda, e via ancora a motore pieno fino alla quinta marcia. T3: in prossimità del curvone, si molla il gas e ci si attacca ai freni per una curva di ritorno in discesa molto lunga che permette linee diverse; si affronta la prima “esse” che porta al rampino più lento della pista, dove si sta “dentro” per diversi decimi di secondo a 80 all’ora di velocità. T4: ci si arriva di slancio, dopo una beve accelerazione, si infila la seconda “esse” di Valencia con una cambio destra-sinistra e si appoggiano subito terza-quarta marcia per allungare sul curvone più tosto di questo tracciato. L’ultima curva permette il sorpasso miracoloso; si affronta a 90 all’ora, ma, se disegnata male la traiettoria, si esce lentamente per il rettifilo dei box.
LE GOMME – La Bridgestone porta una soft e una media per l’anteriore, mentre per il posteriore una media e una dura asimmetrica; concettualmente, le stesse usate all’Estoril. Le temperature e l’asfalto scivoloso richiedono la miglior messa a punto, per non ritrovarsi con le gomme “strappate” in pochi giri, che significherebbe perdere il ritmo subito. Sono 30 i giri da percorrere, per un totale di 120 km e 420 curve.
LE FRENATE – I dati della Brembo indicano 8 punti di frenata e in tre di questi si scende a una velocità prossima ai 90 km/h. Le più impegnative sono le prime due, dopo il traguardo e quella successiva, prima del tornantino a sinistra: si effettua un carico sulla leva fra i più elevati, di 6,1 kg, con una decelerazione di 1,6 G.
IL SORPASSO – I sorpassi in frenata sono difficoltosi, il più delle volte ci si trova su una linea sbagliata in uscita di curva e comunque ci si prende dei rischi. C’è più margine di intervento proprio alla curva 1 (lo spazio di frenata è di 252 metri) e 2 (spazio di frenata, 183 metri), dove si arriva di slancio, ma, in extremis, specie Moto 2 e 125, possono sfruttare anche l’ultima curva della pista, anche se bisogna mettere in conto che si perde molta velocità in uscita per il rettilineo.
LE CONDIZIONI CLIMATICHE - Le temperature sono buone, vanno dai 16 ai 20°C, con il sole che splenderà per tutto il fine settimana.
IL PILOTA FAVORITO – I piloti vincenti sarebbero 2, Stoner e Pedrosa, ma, considerando la condizione fisica di Dani, resta il solo Casey. Ha ottenuto la pole position lo scorso anno (poi cadde al giro di ricognizione), ha vinto nel 2008 e ha fatto 2° nel 2007. Pedrosa, dal canto suo, nelle ultime 3 edizioni è sempre salito sul podio, con 2 vittorie (’09 e ’07) e un 2° posto nel 2008. Rossi non vince dal 2004, davanti a Biaggi e Bayliss, ed è forse la pista dove è caduto più spesso. Lo scorso anno è arrivato 2° in volata con Lorenzo (3°).
LA MOTO FAVORITA – La Ducati va come una lippa qui a Valencia, che dal 2004 al 2009 ha ottenuto 2 podi con Bayliss (con la vittoria nel 2006), uno con Capirossi e due con Stoner nel 2007 e 2008. Lo scorso anno per la prima volta si sono piazzate 4 Yamaha nei primi 7 posti, ma la sensazione è che Honda e Ducati, più brutali e meno armoniche della M1, abbiano un piccolo vantaggio per la vittoria su una pista stop and go, dove anche la cavalleria diventa importante all’uscita lenta delle curve.
Max Temporali